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ANNA LUCIA MARAMOTTI POLITI: Carta di Cremona

L’unione fa la forza: così si potrebbe sintetizzare l’interclub che nelle sere scorse ha visto riuniti a palazzo Trecchi i club Rotary Cremona Po e Cremona a palazzo Trecchi. I presidenti dei due sodalizi Giuseppe Lauretano(Rotary Cremona) e Giorgio Giambiasi(Cremona Po) hanno voluto condividere con i soci un’importante pubblicazione, realizzata insieme: Revisione Aggiornamenti Integrazione alla Carta di Cremona del 1987. Il volume è stato curato da Amedeo Bellini,Anna Lucia Maramotti Politied Enrico Ravina. Il libro— edito da IGEP — è frutto degli sforzi dei Rotary Club Cremona e Cremona Po, nell’anno di presidenza di Monica Franzinie Valter Galbignanie recupera una storia recente della liuteria consapevole dei propri tesori, della propria unicità e dell’esigenza di tutelare la lezione dei grandi maestri. La Carta di Cremona  – voluta in occasione delle manifestazioni stradivariane del 1987 – nacque dalla necessità di fornire un documento che permettesse di tutelare i capolavori della liuteria classica cremonese da restauri azzardati, necessità espressa dall’Associazione Liutaria Italiana nella persona  del maestro Gio Batta Morassi, dell’allora preside della scuola di liuteria Sergio Renzie accolta con spirito di servizio dai presidenti dei club di servizio Rotary Club Cremona, Claudio Ferrarie Rotary Club Cremona Po, Antonio Leoni. Il volume, le cui fasi di realizzazione sono state curate da Carlo Vittori, presentato nell’interclub ne è il necessario e urgente aggiornamento e completamento come ha spiegato la curatrice Anna Lucia Maramotti Politi facendo riferimento al tempo liutario, come un tempo che può ovviamente esaltare, ma anche danneggiare i capolavori dei grandi maestri, capolavori che vivono nel loro utilizzo, ma che nell’essere utilizzati hanno il loro stesso tallone d’Achille. Nel tracciare l’unicità creativa del fare liutario Maramotti ha messo in evidenza come il concetto di copia sia fuorviante, perché natura del legno, manualità del liutaio contribuiscono a rendere ogni pezzo unico e irripetibile. Da qui anche la necessità di tutelare e conservare questa unicità, ma pur sempre nella consapevolezza della strumentalità insita nei violini, viole e strumenti musicali in genere La docente, presso il Dipartimento di Musicologia, non ha esitato a ricordare l’amico e maestro Gio Batta Morassi, ispiratore della Carta di Cremona nel lontano 1987, uomo di liuteria con a cuore la tutela dei grandi capolavori dell’arte di costruire violini. Simeonee Giovanni Battista Morassihanno evidenziato come l’aggiornamento della carta si leghi anche all’evoluzione delle tecnologie dalla dendrologia, piuttosto che dalle analisi chimiche sulle vernici che permettono oggi di conoscere i violini e il loro stato di conservazione con maggiore accuratezza e certezza di quanto non potesse accadere nel lontano 1987. Alla fine della conviviale proprio per la dedizione alla liuteria e per l’importante volume che rappresenta un punto fermo per gli studenti del corso di laurea in conservazione e restauro degli strumenti ad arco Anna Lucia Maramotti Politi ha ricevuto la Paul Harris, prestigioso riconoscimento rotariano.

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