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Assemblea del Club e … I nuovi Soci si presentano

L’approvazione del bilancio consuntivo e di quello preventivo e la presentazione dei tre nuovi soci del nostro club: Emanuele Giboli, Piermario Lucchinie Nicola Arrigoni: questi sono stati i punti fermi della conviviale del 4 ottobre scorso che ha comunque ribadito come un’associazione, un sodalizio sociale sia vivace e vivo quanto più la dialettica e il contraddittorio sono vivi e attivi.

Nel suo saluto di apertura il presidente Giorgio Giambiasi ha ricordato l’importanza del service internazionale End Polio Now, ovvero la campagna dei Rotary finalizzata a debellare definitivamente la polio. Il traguardo sta per essere raggiunto, un risultato e un successo condiviso dall’impegno dei Rotary con la Bill & Melinda Gates Foundation. L’attenzione dei rotariani al problema della polio è concreta e simbolica al tempo stesso. Così Giorgio Giambiasi ha distribuito ad inizio serata le spille chiedendo di indossarle il 24 ottobre prossimo nell’ambito della Giornata Mondiale della Polio, un segno, un simbolo e un impegno: parlare con le persone di questo service prossimo a debellare la polio dalla faccia della terra, ma una guerra vinta per cui non bisogna abbassare la guardia. Ovviamente benvenute sono le donazioni individuali e spontanee.

E’ spettato invece al tesoriere Ernesto Quintoillustrare il bilancio a consuntivo del club, il sostegno ai service ormai tradizionali per il nostro sodalizio: gli aiuti forniti ai Cappuccini di via Brescia per le famiglie bisognose, il corso per la formazione delle collaboratrici domestiche, il contributo per la Tenda di Cristo, l’impegno per le Cucine Benefiche, l’attenzione all’Amico Campus e l’impegno per l’ospedale di Haiti condiviso con la Fondazione Rotary. All’approvazione del bilancio consuntivo nell’anno sociale, presieduto da Valter Galbignani, ha fatto seguito l’illustrazione del bilancio preventivo per l’anno sociale sotto la guida di Giambiasi.

Alla conferma dei service tradizionali del club si affiancherà quello a favore della riqualificazione degli ambienti dell’ex Dispensario, oggi sede della neuropsichiatria infantile. Si tratta di un investimento importante che andrà ad intaccare il tesoretto del club, come più volte auspicato dal socio Renzo De Marchi. Sui service e sulla necessità di innovare e di trovarne di nuovi si è accesa la discussione, animata dal socio Cabrini che ha richiesto maggiore inventiva e partecipazione da parte dei soci, chiedendo anche una maggiore attenzione alla rappresentatività delle professioni all’interno del sodalizio. Da ciò ne è nata una proficua discussione con gli interventi dei soci Viciguerra, Ferrari e del vicepresidente D’Apolito, oltre che di Giambiasi. Un confronto franco e diretto che ha testimoniato la vivacità dialettica che vive all’interno del nostro sodalizio, un modo per non dare per scontato quello che si fa e si progetta.

Dopo l’approvazione del bilancio preventivo a maggioranza la parola è passata ai nuovi soci che sono stati chiamati a presentarsi agli amici del Cremona Po. Emanuele Giboli, 35 anni, sposato con tre figli, da sette anni a Cremona, responsabile della filiale cittadina di AutoTorino ha spiegato la sua passione per il lavoro, l’opportunità offertagli di crescere come direttore di filiale in sintonia con una mission aziendale che dà spazio a inventiva e responsabilità. Piermario Lucchini ha illustrato la sua attività di consulente del lavoro, responsabile dell’agenzia L-Gest, spiegando la particolarità del suo mestiere, la professione per cui tutti si sentono in dovere di dire qualcosa da esperti, come accade per altri ruoli: l’allenatore di calcio e di questi tempi il presidente del consiglio. Bello, stimolante e spiazzante il video con cui ha chiuso la sua presentazione, una simulazione di colloquio di lavoro per un mestiere un po’ speciale e a paga zero… quello di mamma. Nicola Arrigoni, giornalista del quotidiano «La Provincia», si è presentato prendendo spunto dalla serata, raccontando la sua passione per il teatro, la sua attenzione alle politiche della festa e della tradizione e – accidentalmente complici i figli – costretto a frequentare gli spalti del Meazza e dello Juventus Stadium… Dalle platee dei teatri agli stadi alla ricerca dei luoghi che sanno fare comunità, e in questa ricerca il Rotary ha un suo ruolo non certo secondario.

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