Home / Senza categoria / Massimiliano Salini

Massimiliano Salini

In un momento particolarmente caldo e travagliato per la politica italiana Massimiliano Salini, europarlamentare cremonese, ospite della conviviale del 24 maggio, è stato, come si dice, “ il cacio sui maccheroni”.
Massimiliano Salini dopo essere stato presentato dal Presidente Valter Galbignani ringrazia per l’invito e per la possibilità di parlare della propria esperienza in maniera informale ad una platea ragionante.
Laureato in Giurisprudenza a Milano incontra per la prima volta la politica nel periodo universitario. Dopo uno stage in Regione Lombardia, un master post laurea e l’assunzione presso una azienda industriale, coordina la campagna elettorale di Mario Mauro da lui ritenuto “un genio della politica”. Roberto Formigoni, durante lo stage in Regione, gli trasmette la passione per la politica che ancora oggi ha più viva che mai.

Dopo aver accettato la candidatura a Presidente della Provincia propostagli da Mario Mauro lascia l’azienda presso cui lavorava e che stava per essere quotata in borsa.
Nel 2009 viene eletto e si dedica completamente alla politica.
Ritiene molto positivo il bilancio della sua esperienza quale Presidente della Provincia di Cremona pur consapevole degli errori fatti, delle incertezze e della illusione di autonomia.
Nel 2014 è stato eletto Parlamentare Europeo ed è membro della Commissione per l’industria, ricerca e dell’energia e della Commissione per i trasporti e il turismo. E’ inoltre membro della Commissione speciale che si occupa di evasione ed elusione fiscale delle grandi compagnie del web .

Perché è entrato in politica? Non per …..”scappare dalla vita” che lo stava gratificando ma per “…..quella forma di riconoscenza e gratitudine che mi ha insegnato mio padre”.

La responsabilità pubblica consente di facilitare la vita delle persone, delle famiglie e delle aziende e questi sono gli aspetti importanti che lo hanno fatto innamorare della politica.
Fatte le giuste proporzioni sottolinea come la responsabilità e l’attività attuale fatta di negoziazione e di mediazione con i membri degli altri Stati componenti la U.E. siano molto diverse rispetto a quelle di Presidente della Provincia, molto più dirette ed immediate.
Oggi le partite più sfidanti devono essere giocate in sede europea, crede “nell’uomo europeo” e in quello che l’Italia può dare all’Europa.
L’Italia non è un paese povero, siamo in Europa il secondo Paese manifatturiero ricco di piccole e medie imprese che rappresentano la peculiarità del nostro modello di sviluppo.
Oggi tuttavia è di tutta evidenza e drammaticità l’impoverimento del ceto medio italiano che è conseguenza dell’assenza totale di dibattito sulle imprese
Dei 751 Parlamentari Europei sono 73 compongono la delegazione Italiana.
Purtroppo la politica italiana non gode di una buona reputazione in Europa anche perchè la maggioranza dei nostri parlamentari brilla per le sue assenze. La presenza media è del 12 per cento.
La politica italiana dovrebbe assomigliare alla società civile che in Europa è invece molto apprezzata.
Conclude Salini osservando che c’è bisogno di più Europa ma non c’è più l’idea di “uomo europeo” e questo è un tema culturale, prima ancora che politico, che va rilanciato.
Numerose sono le domande dei soci, ovviamente con riferimento alla situazione politica italiana attuale e all’adeguatezza delle Istituzioni e dei trattati europei anche in relazione al drammatico tema dell’immigrazione. L’interesse per l’argomento è stato testimoniato dall’ora tarda di chiusura della conviviale.

Top