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Passaggio delle consegne fra Andrea e Ida

Quello che un tempo era normale, oggi si tinge di eccezionale. E così anche i riti della vita sociale dei club di servizio assumono una dimensione quasi irreale ed emotivamente coinvolgente. È  questo senso di eccezionalità nel ritorno alla normalità che ha contraddistinto la conviviale presso la cascina Lagoscuro, gestita da Luca Grasselli, per il passaggio di consegne ai vertici del nostro club dal presidente uscente Andrea Morandi a quello entrante Ida Beretta.

E nel suo discorso di insediamento la neopresidente ha detto: « Innanzi tutto  devo ringraziare Andrea per quello che è riuscito a fare in questo anno di Presidenza davvero difficile nel quale tutti i programmi sono stati stravolti ma che ha  visto il nostro Club e in particolare il Presidente essere punto di riferimento per realizzare in tempi rapidissimi, importanti service a favore dell’Ospedale di Cremona in un momento veramente drammatico per gli operatori sanitari e dove la rapidità e la concretezza di Andrea sono stati davvero un valore aggiunto molto molto importante – ha osservato Ida Beretta – Spero e mi auguro che l’anno sociale appena iniziato possa consentirci un po’ di normalità, ben sapendo che, fintanto che non ci sarà un vaccino, la nostra vita sarà condizionata dalla presenza del virus e conseguentemente dal rispetto delle misure necessarie a contenere il contagio».

Tavoli distanziati, le lampadine che illuminano il parco della cascina e che fanno tanto festa campestre danno un che di leggerezza. Si arriva alla spicciolata, il saluto è un toccar di gomito, gli sguardi sopra le mascherine parlano di un piacere di ritrovarsi dopo il lockdown. Il Covid e quanto è accaduto nei mesi scorsi è il convitato di pietra del club Rotary Cremona Po che si è attivato, in sinergia con gli altri sodalizi del Gruppo Stradivari, per aiutare l’ospedale, fornire Dpi alle case di riposo, dare agli istituti comprensivi devices per la didattica a distanza. Ed in merito nel suo bilancio di mandato Andrea Morandi ha ricordato i service che hanno visto coinvolto il club: dal progetto «Rotary per Asperger che ci ha visti impegnati nell’organizzazione del Convegno Neurodiversità e lavoro tenuto nel mese di ottobre presso l’Auditorium dell’ex chiesa di San Vitale con la partecipazione di oltre 180 persone – ha sintetizzato Morandi -. Questo impegno per la diffusione della conoscenza della sindrome di Asperger e delle opportunità di inclusione è proseguito poi con l’organizzazione dello spettacolo teatrale L’uomo che fece sparire l’infinito il  28 gennaio presso il Teatro Filo. Per non tacere del progetto Asperger@work realizzato in collaborazione con l’Associazione Piper». E sempre Morandi ha ricordato l’inaugurazione in piano lockdown dell’aula multimediale dedicata a don Rini presso la cascina San Marco di Fondazione Sospiro, progetto costruito col Rotaract Clib. Non  meno importante è stato il coinvolgimento di Thisability in avrie occasioni e sempre nel segno dell’inclusione si è posta la realizzazione della «cucina didattica alla scuola Campi, service proposto dal Rotaract Club Cremona e condiviso dai Rotary Club Sponsor che  ha visto la realizzazione di una cucina didattica con lo scopo di offrire l’opportunità di inclusione a giovani studenti con disabilità – ha proseguito Morandi – Parallelamente è continuato il service storico delle cucine benefiche (per cui ringraziamo il nostro Mario Nolli) e proseguivano in quei mesi l’organizzazione del nuovo corso per collaboratrici famigliari e del service “Parlare con i giovani e non dei giovani”, bruscamente interrotto dal lockdown.

E sarà ancora il Covid-19 e la possibilità di venire incontro ai bisogni del territorio che caratterizzerà l’anno sociale del sodalizio come ha spiegato Beretta: «Il Covid 19 entra in modo importante  anche nella programmazione dei service di quest’anno infatti, con i presidenti degli altri Club del Gruppo Stradivari abbiamo predisposto due progetti a sostegno di case di riposo della provincia di Cremona — afferma la neopresidente —. Sono progetti intergruppo di cui uno vede capofila il nostro club e l’altro capofila il Rotary Club di  Soresina. Ci siamo indirizzati principalmente verso le case di riposo più piccole, con meno di 100 posti letto, prevedendo l’acquisto di attrezzature  e dispositivi di protezione individuale». Ed ancora nell’incontro in presenza con l’emozione di rivedersi dopo la chiusura di tutte le attività a febbraio, con l’annullamento dell’iniziativa  Parlare con i giovani e non dei giovani il 21 febbraio scorso, è stata l’occasione per ricordare don Vincenzo Rini e Renzo De Marchi, entrambi vittime del Coronavirus. «Il 2020 ci ha portato via due soci che nel nostro Club rappresentavano punti di riferimento: Renzo de Marchi  appunto e Don Rini per ricordarli – ha detto Beretta -. Si proseguirà con il service Parlare con i giovani e non dei giovani, che Renzo organizzava con entusiasmo,  probabilmente con una formula diversa rispetto a quella degli scorsi anni, perchè dovrà tenere conto della situazione sanitaria. Per don Rini sarà organizzato in primavera a un anno dalla sua scomparsa, un incontro o tavola rotonda coinvolgendo la Curia e il Vescovo». Ad affiancare la presidente Ida Beretta saranno: Vice Presidente, Roberto Frosi, i consiglieri: Piermario Bassi, Giuseppina Chiari, Andrea Piva, Daniela Radi, il segretario, Fabio Bosio, il segretario esecutivo, Carlo Vittori, il prefetto: Anna Ranelli, il tesoriere: Ernesto Quinto, il presidente eletto: Stefano Ferrari e il past president: Andrea Morandi.  L’impegno del Rotary Club Cremona Po a continuare nel sostenere le esigenze della comunità cremonese è stato condiviso dagli ospiti: Paola Murador (assistente del governatore),  Elisa Restuccia (Presidente RC Cremona), Cristina Coppola (Presidente RC Monteverdi), Marco Alì (Presidente RC Soresina), Nadia Canevisio  (Presidente Inner Wheel), Domenico Maschi (Past Presidente RC Cremona),   Mara Maschi (Presidente Rotaract), Paolo Pavesi (past president RTC)

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