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Quale futuro per il Rotary ?

GIOVEDI’ 16 MARZO 2017 ORE 20.00 – VILLA TOSCANINI DI RIPALTA GUERINA
RIUNIONE CONVIVIALE INTERGRUPPO – CLUB DEL GRUPPO STRADIVARI E DEL GRUPPO GERUNDO – SUL TEMA: “QUALE FUTURO PER IL ROTARY?”. RELATORE IL DOTT. GIUSEPPE VIALE.

Preparare il futuro con uno sguardo alla realtà attuale del Rotary International: questo è stato il tema della cena di Intergruppo che ha visto come protagonista il Dott. Giuseppe Viale, Past Board Director del Rotary International. Il Dott. Viale, ha fatto un rapido excursus sul Rotary del passato per poi arrivare ad affrontare i cambiamenti degli ultimi anni. riguardanti  aspetti normativi ed organizzativi. Il Dott. Viale ha esposto importanti decisioni le più significative decisioni dei consigli di legislazione degli anni 2013 e 2016 riguardo alla individuazone delle caratteristiche dell’aspirante rotariano e che hanno condotto a consentire l’ingresso anche a chi non ha svolto un’attività lavorativa. Ciò è dipeso dalle necessitò dei club asiatici, dove molti soci del medesimo club appartengono alla stessa famiglia. E’ stato inoltre prevista una grande flessibilità nell’organizzazione dei club, al fine di arginare il calo dei soci che, specialmente nella variegata società nordamericana, coinvolge soprattutto le persone di origine caucasica, mentre per le persone di colore e le persone di origine ispanica di registra un incremento. Si è inoltre approvato un piano strategico volto a rafforzare i club migliorandone l’immagine pubblica tramite i l rafforzamento della componente umanitaria. La Rotary Foundation non può competere con colossi quali sono le prime 50 fondazioni caritative del mondo, nonostante siano rilevantissimi i suoi successi come End Polio Now. In questa prospettiva, i club sono esortati a tornare ad occuparsi dei c.d. civic work, la cui mancanza è l a causa principale della disaffezione che si sta in parte registrando verso il Rotary. Per contro, Viale ha chiarito come il regolamento di ogni singolo club debba tenere conto delle singole prassi, della tradizione e dell’identità del club, da adattare ad ogni singola realtà locale. Le novità sintetizzate, quali l’ampia flessibilità e l’invito alla valorizzazione dei civic work, dovranno essere adattate alla nostra cultura europea. Il relatore, in conclusione, ha affermato che il Rotary Italiano, proprio per le caratteristiche della nostra cultura, hanno una sola strada per crescere e non declinare: valorizzare la qualificazione professionale, affrontando i l futuro nel rispetto delle nostre radici.

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