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Ricordo di Camillo

Rotariano di lungo corso, il 13 aprile dello scorso anno aveva festeggiato i suoi cento anni proprio con i Rotary Club cremonesi: cerimonia con torta di rito, emozioni, applausi e il riconoscimento, in quella serata, del suo infaticabile impegno al servizio di Cremona e della comunità.
Ma l’altro ieri sera, Camillo Genzini, già segretario generale della Camera di Commercio e consulente della Comunità Padana delle Camere di Commercio, grande appassionato del Po e assiduo frequentatore della Baldesio oltre che studioso delle problematiche connesse al fiume, se n’è andato: è morto con i suoi familiari al fianco, accompagnato dalla stima dovuta a un uomo che tanto ha dato, su molteplici fronti, alla sua città.
Nato a Pescarolo il 13 aprile del 1916, vedovo dal 1976, padre di due figlie (Valeria, scomparsa nel 2007 ed Elena), Genzini si era laureato in Economia e Commercio nel 1940 presso l’Università di Bologna ed era stato assunto nel 1937 presso l’attuale Camera di Commercio, dove ha compiuto la sua carriera fino alla qualifica di segretario generale rappresentando l’ente in diversi organismi e commissioni di valenza provinciale e regionale, fra i quali l’Istituto Autonomo delle Case Popolari e l’Ente Fiera.
Iscritto all’Ordine del Giornalisti della Lombardia (elenco pubblicisti) dal 1961, Genzini è stato dal 1960 al 1971 corrispondente e collaboratore de ‘Il Sole 24Ore’ e ha diretto la rivista ‘Cremona’, edita dalla Camera di Commercio dal 1970 al 1977, nonché la rassegna trimestrale ‘Navigazione Interna’, edita dalla Comunità Padane delle Camere di Commercio dal 1974 al 1992.
Era anche ‘Croce al merito di guerra’, onorificenza che gli era stata consegnata nel 1949. E del resto Genzini aveva partecipato alla seconda guerra mondiale col grado di sottotenente di fanteria dal 3 luglio 1941 al 14 luglio 1945. Aveva partecipato ad operazioni di guerra nel Mediterraneo con la 31esima Compagnia cannoni e ad operazioni di guerra nella penisola con il comando italiano 212 aggregato alla quinta armata americana.
Cavaliere della Repubblica con provvedimento del giugno 1959, Genzini era anche ‘Cavaliere Ufficiale della Repubblica’ (provvedimento del giugno 1973), commendatore della Repubblica (provvedimento del giugno 1976) e grande ffficiale ordine al merito della Repubblica Italiana (provvedimento del giugno 2006).
Sono numerosissime anche le iniziative che Genzini ha promosso per il Rotary: entrato nel 1961 a far parte del sodalizio come socio, ha assolto per dodici anni (dal 1962 al 1970 e dal 1978 al 1982) le funzioni di segretario e nell’anno 1973/74 quelle di presidente. Poi, nell’anno 1986/87, è stato fondatore e primo presidente del Rotary Club Cremona Po, offrendo negli anni successivi la sua valida collaborazione in diverse commissioni, sia a livello locale come a livello distrettuale: dai convegni ai forum rotariani dedicati al Po, da lui ideati e promossi a cominciare da quello del 2001 — ‘Il fiume Po, grande problema o grande risorsa?’ svoltosi in navigazione sul fiume — a quello distrettuale del 2004 —‘Il fiume Po è una risorsa: utilizzo e gestione delle golene’ — tenutosi a Guardamiglio (Lodi), fino all’ultimo del 2006 — ‘Il Po risorsa ambientale ed economica’ — presso la Fiera di Cremona —. Davvero tanti i ruoli ricoperti nel club: componente delle commissioni distrettuali per il congresso e le manifestazioni rotariane, per i problemi legati alla tossicodipendenza, per il Concorso Internazionale Quartetto d’archi, presidente della commissione Ambiente nel 2004-2005.
Cremona è in lutto. Ed esprime vasto cordoglio per una persona che, in prima linea, ne ha attraversato cento anni di vicende e ha contribuito a scrivere un secolo di storia.

Vittoriano Zanolli

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